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Ricominciamo a...cinguettare

Anche quest'anno ricominciamo a giocare con TWLETTERATURA attraverso la piattaforma Twitter dedicata alla lettura. Dal 13 marzo al 29 aprile leggiamo e commentiamo insieme L’Occhio del Lupo di Daniel Pennac, uno scambio di storie, sospese tra sogni e ricordi, tra le nevi dell’Alaska e i colori dell’Africa. E', in fondo, la storia di due esseri viventi che si riconoscono attraverso il dolore della loro esperienza passata. E' la magia dell'empatia che fa da sfondo integratore ad una storia fantastica, ma con il sapore e la struggente bellezza della verità.5s_caterinarc

Il gioco, contrassegnato dall’hashtag #TwLupo e guidato dal personaggio chiave, @lupoazzurro3, adotta lo sperimentato metodo TwLetteratura: con cui, sfruttando le potenzialità di comunicazione diretta e interazione offerte dai social network, è proposta la lettura di opere della letteratura, delle arti e della cultura e la loro divulgazione. Questa metodologia è stata sperimentata a partire da gennaio 2012 da Paolo CostaEdoardo Montenegro e Pierluigi Vaccaneo, attorno ai quali si è aggregata una comunità vasta e fidelizzata di diverse migliaia di appassionati e alcune centinaia di ‘riscrittori’ regolari.
La comunità sceglie un libro, lo legge e lo commenta – un capitolo alla volta, in base a un calendario condiviso – ‘riscrivendolo’sotto forma di parafrasi, variazione, commento, libera interpretazione con il solo vincolo dei 140 caratteri, a cui possono essere  associati  media diversi da quello originale (video, canzoni, disegni).
Noi, insieme alle altre classi quinte del nostro istituto abbiamo partecipato all'edizione del 2014 in cui, grazie a TWPINOCCHIO, sono state chiamate a partecipare per la prima volta al social reading anche le scuole primarie.
Questo il calendario di lettura che seguiremo:
  • dal 13 al 19 marzo: Capitolo 1 | #TwLupo/01
  • dal 20 al 26 marzo: Capitolo 2 (2.1, 2.2, 2.3, 2.4) | #TwLupo/02
  • dal 27 marzo al 2 aprile: Capitolo 2 (2.5, 2.6, 2.7, 2.8) | #TwLupo/03
  • dal 3 al 9 aprile: Capitolo 3 (3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5) | #TwLupo/04
  • dal 10 al 22 aprile: Capitolo 3 (3.6, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10) | #TwLupo/05
  • dal 23 al 29 aprile: Capitolo 4 | #TwLupo/06
E...OCCHIO ALLA LETTURA

Gli arcobaleni di Carlotta

Felice di presentare il nuovo libro della collega Teresa Zaccuri, insegnante della nostra scuola e adorata maestra della nostra classe.
Da anni ormai Teresa, felice poetessa in lingua e in vernacolo, si cimenta nella scrittura con piccole e grandi produzioni, anche teatrali, dedicate ai piccoli lettori.
L'immagine può contenere: una o più personeIn quest'ultima opera "racconta" in versi venti leggende appartenenti alla tradizione di ognuna delle nostre regioni d'Italia. Il lettore è accompagnato in questo viaggio dalla zampetta di Carlotta, dolcissima cagnolina amorevolmente amata ed accudita da Teresa ed ormai volata sul ponte dell'arcobaleno.
I versi in rima aiutano i bambini a comprendere facilmente il contenuto, stimolano la curiosità e arricchiscono la fantasia. Inoltre, le variopinte illustrazioni di Andrea Meneghin si coniugano armoniosamente con la pagina scritta, rendendo la lettura piacevolissima.

Intervista a FRANCA MILASI LA ROSA

Qualche mese fa sono andato a trovare la mia prozia Franca. La sua casa è piena di oggetti antichi che lei colleziona con amore.
Tra questi ne ho visto uno che mi ha incuriosito molto: è un telaio antico, di legno,usato per la tessitura a mano.
-        - Risale all'epoca in cui la mia mamma era piccolina - mi spiega zia, - le parti più particolari di questo telaio sono il pettine e il liccio. Vedi tutti questi fili? Formano l’ordito; i fili che s’intrecciano con l’ordito formano la trama.
-          - Ma come funziona il telaio? – chiedo io, sempre più curioso.
-          - Il sistema è quello di sollevare con  i pedali, posti sotto il telaio, dei fili per fare passare una navetta; la navetta scorre e porta l filo dall'altra parte. –
-          Ma come si forma il tessuto? – Con pazienza la zia mi mostra l’intreccio dell’ordito con la trama - Guarda attentamente l’intreccio e questi punti, il tessuto è formato da punti molto antichi che le tessitrici si tramandavano da madre a figlia. Nel telaio il dritto viene di sotto, invece sopra si vede il rovescio. Questo punto che ti indico si chiama rinascimento siciliano.-
-         - Zia, quali tessuti hai ottenuto con il telaio? –
-         - Una coperta molto decorata, di colore verde chiaro e verde scuro; un’altra coperta fatta con striscioline di stoffa e infine un’altra di tanti colori. Quando le coperte diventavano vecchie, si tagliavano in tante striscioline e si raccoglievano in gomitoli. Quando si formavano tanti gomitoli dello stesso colore, si utilizzavano per fare un nuovo tessuto.-
-         - Zia, a cosa servono i licci? –
  - I licci servono per realizzare i disegni. Se il disegno è semplice, servono due licci; se è più complesso ne servono sei. Per fare in modo che i licci siano ben tesi, occorre appendere dei pesi.-


In un angolo del salotto vedo degli strani cucchiai di legno e subito chiedo a zia Franca a cosa servano.
-         -Questi sono cucchiai di legno che venivano usati una volta nella civiltà contadina al posto delle posate e degli utensili che abbiamo. Ognuno era capace di costruire il vasellame, i cestini, gli attrezzi per lavorare nei campi. Questi che tu vedi, sono varie fogge di cucchiai che servivano per rimestare e per prendere il cibo. Questo è un cucchiaio che serve per prendere la ricotta perché i buchini che presenta permettono al siero di colare in modo che rimanga solo la ricotta. Le decorazioni sul cucchiaio sono antichissime e sono del periodo greco – bizantino. –
-         -  E cosa sono quei piatti grandi? –
-          Il formato grande dei piatti serviva contenere i pomodori per farli asciugare al sole, in modo da utilizzarli in seguito per ricavare la passata di pomodoro. –
-         -  Ma quello è un lumino? –
-        -  Sì, è un lumino a petrolio che si utilizzava quando non c’era la luce: la parte inferiore è il contenitore del petrolio e funziona con no stoppino di stoffa, che s’immerge nel petrolio e si accende. Questo, invece, è un fornellino, sempre a petrolio che serviva a cuocere il latte.
Ci sono altri oggetti che vorrei mostrarti; una pipa creata a mano, un cestino intrecciato con i rametti di ulivo, che sono molto flessibili e che, una volta bagnati, possono essere legati, attorcigliati e modellati nella maniera opportuna.
Questo invece è un vaso da notte: a quei tempi, nelle campagne, non esisteva il bagno in casa, quindi si utilizzava questo vaso per i bisogni corporali. Quando era pieno, si buttava il contenuto in un canale. Invece questa è una brocchetta molto particolare perché il pastore usava portarla a tracolla quando andava a pascolare il gregge in altura e dentro era riempita di acqua o di vino; era in terracotta ed aveva la particolarità di mantenere ben fresca la bevanda.
Nei lunghi periodi in cui pastori stavano in montagna con il gregge trascorrevano il tempo costruendo gli oggetti che hai visto, ma anche piccoli strumenti musicali come lo zufolo in legno. Poi tipico strumento dal suono particolare è il marranzano: si appoggia alle labbra e con le mani si piega leggermente quell’astina posta in mezzo e così produce il suono. –
Quante scoperte del nostro passato! Ero entusiasta, salutai zia Franca e scappai via con il mio grande tesoro: la mia prima intervista!

Ringraziamo la signora Franca La Rosa Milasi, zia del giovane reporter Carmelo Milasi per averci concesso questa preziosa testimonianza del nostro passato

-        






FRANCA MILASI LA ROSA, prozia di Carmelo, il piccolo reporter di questo post, oltre ad essere un'appassionata studiosa delle tradizioni, in special modo dell'antica civiltà greca, è soprattutto un'artista, scultrice, ceramista, pittrice. Per conoscere il suo profilo, basta cliccare sul link seguente ARTE APP





CONIRAGAZZI

Martedì 24 maggio, abbiamo partecipato alla manifestazione finale del progetto CONIRAGAZZI ,un progetto che ha avuto l'obiettivo di incoraggiare gli alunni della nostra scuola a svolgere attività fisica. Ogni classe ha avuto un insegnante di motoria che, nel corso del secondo quadrimestre, ha stimolato i bambini ad una corretta attività sportiva, all'informazione sui corretti stili di vita e alla diffusione dei valori educativi dello sport.Le attività delle classi quarte hanno avuto carattere polivalente, pre - sportivo.
Precedentemente, abbiamo partecipato al concorso DIVENTA IL TUO ATLETA PREFERITO: abbiamo creato un poster che aveva lo scopo di comunicare tutto il percorso effettuato.
CONTINUATE A GIOCARE
DIVENTA IL TUO ATLETA PREFERITO

Scarabocchiare ad arte: il doodling!

Scarabocchio, ghirigoro, disegnino.
Rilassa, diverte, non ha esigenze di comunicare...la matita vaga sul foglio e la mente si concentra.
Ma può diventare uno scarabocchio creativo o semplicemente una tecnica per mettere in gioco la propria abilità manuale.
Noi ci abbiamo provato!











Scarabocchiare ad arte: il doodling!


ORIGAMI: FARFALLE



In classe, ieri, Sophia e Thea ci hanno proposto di insegnarci a costruire una farfalla di carta con la tecnica dell'origami

Naturalmente, la proposta è stata super accettata!
Ecco come sono nate le nostre,,,farfalle.

L'origami è un modo di mettere in gioco le nostre competenze...geometriche




Muniti di un cartoncino colorato quadrato è iniziata l'avventura della piegatura.


























Spionaggio...di Natale

Cosa staranno preparando i mitici della Quarta B???
E chi si aggira nell'aula?









Un simpatico segnaposto natalizio

Occorrono tre quadrati di cartoncino di grandezza differente

Ogni quadrato va piegato in diagonale per formare dei triangoli
Ogni lato del triangolo deve essere piegato verso il centro della figura.

Deve rimanere un bordo inferiore.


Con molta delicatezza, si infilano i tre triangoli l'uno sull'altro, ad iniziare dal più piccolo.



Se lo vogliamo appender, si taglia un pezzetto di spago...

..e con una strisciolina di nastro adesivo si fa aderire lo spago in mezzo ai lati dell'alberello più piccolo.



Arrivederci

Carissimi ex alunni, ho impiegato tanto a scrivere questo ultimo post perchè proprio la tastiera è come se fosse diventata un unico blocco e...